인창동성당 게시판

3월17일(8월31일)아리마테아의 성 요셉♬구원의 십자가

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유화정 [wjyou57] 쪽지 캡슐

2004-03-17 ㅣ No.1664

 

[이콘] 십자가에서 내리움과 장례.

19세기 말경.35.5x31cm.깊숙이 들어간 화면

 

이 성화의 윗 부분에서는 그리스도를 십자가에서 내려 놓는 장면을 볼 수 있는데,

아리마티아의 요셉 (Josepvon Arimathia)이 그리스도의 팔을 십자가에서 떼어내서 몸을 얼싸안고 있다.

십자가의 왼쪽으로는 다른 성인들과 함께 성모가 보이고 오른쪽에는 두명의 다른 성녀들이 보인다.

 

예수의 죽음에 통곡, 장례, 그리고 십자가에서 내리움은 대개 공통 주제로 취급되므로,

이 성화에서도 십자가에서 예수를 끌어 내림을 묘사한것 아래에, 무덤에 장사지내는 것을 보게 된다.

구세주의 어머니가 관의 머리끝에 슬픈 표정으로 서서 그 팔에 예수의 머리를 받들고 있다.

요한은 그리스도의 왼편 위로 구부리며 예수에게 입 맞추고 있다.

 

아리마티아의 요셉은 예수의 발 위로 깊이 고개 숙이고 예수의 발을 경외스럽게 받들고 있다.

그림의 오른쪽 가장자리에는 에집트의 성녀 마리아와 성녀 줄리타(Julitta)가

아들과 함께 서 있음을 볼 수 있다.

(유럽 聖畵(ICON)集에서)

 

 

 

 

축일 : 3월17일(8월31일)

아리마테아의 성 요셉

St. JOSEPH of Arimathea

San Giuseppe d’Arimatea

Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall’ebraico

=added (in family), from the Hebrew

Died:1st century

Canonized:Pre-Congregation

 

 

요셉은 히브리어로 ’하느님께서 더하신다’이란 뜻이다.

 

4복음서에 모두 언급되어 있는 그는 의회 의원이었으므로

유대 당국을 두려워하였기 때문에 비밀리에 예수를 따라 다닌 제자이다.

그는 예수님의 십자가 처형 현장에 있다가,

예수님이 운명하자 빌라도에게 가서 시체를 내어 달라고 청하여 승락을 받고,

고운 베로 싸서 바위 무덤에 모셨다.

그는 예수를 죽이려던 의회의 결정과 행동에 찬동한 일이 없고,

하느님의 나라를 대망하며 살던 사람이었다.

 

전설에 의하면 그는 골 지방으로 복음을 전하여 가는 필립보 사도를 수행하였고,

잉글랜드로 가는 12명의 선교단의 책임자였다고 한다.

가브리엘 천사의 도움으로, 그들은 잉글랜드 왕이 하사한 땅에 성모님께 봉헌한 성당을 세웠는데,

이것이 글래스톤버리 대수도원으로 발전하였다고 전해온다.

 

그는 아마도 이곳에서 서거한듯 보인다.

또 요셉은 최후 만찬에 사용된 성작을 물려받은 인물로 추정되고 있다.

(성바오로수도회홈에서)

 

*성 필립보 사도 축일:5월3일.게시판1139번.

*성 니고데모 축일:8월3일(8월31일)게시판1927번.

http://home.catholic.or.kr/gnbbs/ncbbs.dll/chinchang

 

 

 

루가23,50-56

50  의회 의원 중에 요셉이라는 사람이 있었는데 그는 올바르고 덕망이 높은 사람이었다.

51  그는 예수를 죽이려던 의회의 결정과 행동에 찬동을 한 일이 없었다.

그는 유다인들의 동네 아리마태아 출신으로 하느님의 나라를 기다리며 살던 사람이었다.

52  그는 빌라도에게 가서 예수의 시체를 내어달라고 청하여 승낙을 받고

53  그 시체를 내려다가 고운 베로 싸서 바위를 파 만든 무덤에 모셨다.

그것은 아직 아무도 장사지낸 일이 없는 무덤이었다.

54  그 날은 명절 준비일이었고 시간은 이미 안식일에 접어들고 있었다.

55  갈릴래아에서부터 예수와 함께 온 여자들도 그 곳까지 따라가

예수의 시체를 무덤에 어떻게 모시는지 눈여겨 보아두었다.

56  그리고 집에 돌아가 향료와 향유를 마련하였다. 그리고 안식일에는 계명대로 쉬었다.

 

마르15,43
아리마태아 출신 요셉이 빌라도에게 당당히 들어가, 예수님의 시신을 내 달라고 청하였다.
그는 명망 있는 의회 의원으로서 하느님의 나라를 열심히 기다리던 사람이었다. 

 

마태 27,57-61
묻히시다 (마르 15,42-47 ; 루카 23,50-56 ; 요한 19,38-42) 


저녁때가 되자 아리마태아 출신의 부유한 사람으로서 요셉이라는 이가 왔는데, 그도 예수님의 제자였다. 
이 사람이 빌라도에게 가서 예수님의 시신을 내 달라고 청하자, 빌라도가 내주라고 명령하였다. 
요셉은 시신을 받아 깨끗한 아마포로 감싼 다음, 
바위를 깎아 만든 자기의 새 무덤에 모시고 나서, 무덤 입구에 큰 돌을 굴려 막아 놓고 갔다. 
거기 무덤 맞은쪽에는 마리아 막달레나와 다른 마리아가 앉아 있었다.

 

 

요한19,38-42

38  그 뒤 아리마태아 사람 요셉이 빌라도에게 예수의 시체를 가져가게 하여달라고 청하였다.

그도 예수의 제자였지만 유다인들이 무서워서 그 사실을 숨기고 있었다.

빌라도의 허락을 받아 요셉은 가서 예수의 시체를 내렸다.

39  그리고 언젠가 밤에 예수를 찾아왔던 니고데모도 침향을 섞은 몰약을 백 근쯤 가지고 왔다.

40  이 두 사람은 예수의 시체를 모셔다가 유다인들의 장례 풍속대로 향료를 바르고 고운 베로 감았다.

41  예수께서 십자가에 못박히신 곳에는 동산이 있었는데

거기에는 아직 장사지낸 일이 없는 새 무덤이 하나 있었다.

42  그 날은 유다인들이 명절을 준비하는 날인데다가 그 무덤이 가까이 있었기 때문에

그들은 예수를 거기에 모셨다.

 

 

공관복음서의 보도 내용과 비교해 볼 때,
니고데모가 아리마태아 출신 요셉과 함께 "유대인의 장례 관습대로"
예수의 시신을 존경스럽게 "아직 아무도 장사지낸 적이 없는 무덤에" 안장한 점이 크게 다르다.
그대신에 여인들에 관한 언급은 없다.


특히 예수의 시신을 존경스럽게 염하고 깨끗한 무덤에 안장한 내용은
예수 자신이 들어올려져 영광스럽게 된다는 요한 복음서의 독자적인 전승 내용과 그 맥락을 같이한다.
아리마태아 출신 요셉은 마르코 복음사가의 보도(15,43)에 따르면 "명망있는 의회의원"이었다.
따라서 예루살렘에 거주했었으리라 여겨진다.

 

그리고 언젠가 밤에 예수를 찾아왔던 니고데모:
니고데모도 아리마태아 출신 요셉처럼 숨어서 비밀리에 예수를 따랐다는 것을 시사한다.
그러나 이 두사람은 이제 예수의 시신을 무덤에 안장하는 것을 전혀 두려워하지 않음으로써
예수에 대한 믿음이나 신뢰를 결정적으로 드러내게 된 셈이다.

 

또한 이 무덤은 아리마태아 출신 요셉의 소유였다고 마태오 복음사가는 전한다(27,60)
"아직 아무도 장사지낸 적이 없는 새 무덤"이란 표현은
예수의 왕적인 품위와 거룩함에 상응하고 하느님께서 원하신 예수의 영광을 시사하는 의미를 지닌다.
예수의 이 무덤은 오늘날 "예수의 무덤 대성전"이 자리하고 있는 바로 그곳에 위치했었다고 하며
역사 고고학적으로도 거의 확실시되고 있다.
(한국 천주교회 200주년 신약성서 주석에서)

 

 

 

 

 

♬구원의 십자가-가톨릭성가122번(Guitar)

update 2007.3.16.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

JOSEPH of Arimathea

 

Also known as

Joseph of Glastonbury

Memorial

17 March

Profile

Wealthy owner of tin mines in Cornwall. May have been related to Jesus. He is the noble counselor mentioned in the Gospel of Mark. Provided the tomb for Christ, and with the help of Saint Nicodemus, interred Jesus. Tradition says he brought the Faith and the Holy Grail to England. When he planted his traveller’s staff in Glastonbury, it took root and became a thorn tree which flowered each Christmas Day.

Died

1st century

Canonized

Pre-Congregation

Patronage

coffin-bearers, funeral directors, pallbearers, tin miners, tin smiths, undertakers

Prayer

Merciful God, whose servant Joseph of Arimathaea with reverence And godly fear prepared the body of our Lord and Savior for burial, and laid it in his own tomb: Grant to us, your faithful people, grace and courage to love and serve Jesus with sincere devotion all the days of our life; through Jesus Christ our Lord, who lives and reigns with you and the Holy Spirit, one God, for ever and ever.

Representation

very old man carrying a pot of ointment, or a flowering staff, or a pair of altar cruets

 

 

 

 

San Giuseppe d’Arimatea

 

17 marzo

sec. I

Patronato:Funerali

 

Etimologia: Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall’ebraico

Emblema: Chiodi, Ampolla

 

I pochi riferimenti storici si desumono dai quattro Evangelisti allorquando narrano la deposizione e la sepoltura di Gesu. Originario di Arimatea, di condizione assai agiata, era un discepolo di Gesu, ma come Nicodemo non aveva dimostrato la propria fede per paura dei Giudei, fino al periodo della Passione. Tuttavia durante il processo di Gesu, partecipando alle sedute del sinedrio, per il senso di giustizia che l’animava e per l’aspettativa del regno di Dio, aveva osato dissentire dai suoi colleghi non approvando le risoluzioni e gli atti di quell’assemblea. Anzi maggior coraggio dimostro dopo la morte del Maestro, quando arditamente, come stesprime Marco, si presento a Pilato per ottenere la sua salma e darle degna sepoltura, impedendo cosI che fosse gettata in una fossa comune, con quella dei due ladroni. Nel pietoso intento, Giuseppe trovo collaborazione, oltre che nelle pie donne, anche in Nicodemo, accorso portando con se aromi (mirra ed aloe). Giuseppe, secondo quando detto in Mt. (27, 59), aveva comprato una bianca sindone. I due coraggiosi discepoli, preso il corpo di Gesu, lo avvolsero in bende profumate e lo deposero nel sepolcro nuovo. scavato nella roccia, che Giuseppe si era fatto costruire nelle vicinanze del Calvario. Era il tramonto quando Giuseppe "rotolata una grande pietra alla porta del sepolcro ando via" (Mt. 27 60).

La storia ha qui termine, ma il personaggio non fu trascurato dalla leggenda ed in primo luogo dagli anonimi autori degli apocrifi. Nello pseudo-Vangelo di Pietro (sec. II) la narrazione non si distacca da quella del Vangelo; l’unica differenza sta nel fatto che Giuseppe chiese a Pilato il corpo di Cristo ancora prima della Crocifissione. Ricchi di nuovi fantastici racconti sono inveci gli Atti di Pilato o Vangelo di Nicodemo (sec. V), in cui si narra che i Giudei rimproverarono a Nicodemo e a Giuseppe il loro comportamento in favore di Gesu e che proprio per questo, Giuseppe venne imprigionato, ma, miracolosamente liberato, fu ritrovato poi ad Arimatea. Riportato a Gerusalemme narro la prodigiosa liberazione. Ancora piu singolare e una narrazione denominata Vindicia Salvatoris (sec. IV?), che ebbe poi larghissima diffusione in Inghilterra ed Aquitania. Anzi, a questo opuscoletto si e voluto dare un intento polemico contro Roma, giacche il Vangelo sarebbe stato diffuso in quelle zone non da missionari romani, ma da discepoli di Gesu. Il racconto si dilunga nel descrivere l’impresa di Tito, figlio dell’imperatore Vespasiano, che parti da Bordeaux con un grande esercito per recarsi in Palestina a vendicare la morte di Gesu, voluta ingiustamente dai Giudei. Occupata la citta, trovo Giuseppe in una torre dove era stato rinchiuso dai Giudei perche morisse di fame e di stenti; egli era invece sopravvissuto per nutrimento celeste. Gia Gregorio di Tours faceva menzione di questa prigionia di Giuseppe. Altre leggende di origine orientale riferiscono che Giuseppe fu il fondatore della Chiesa di Lydda, la cui cattedrale fu consacrata da s Pietro.

Ma nell’ambiente francese ed inglese dei secc. XI-XIII la leggenda si colori di nuovi particolari inserendosi e confondendosi nel ciclo del Santo Graal e del re Artu. Secondo una di queste narrazioni Giuseppe, prima di seppellire Gesu, ne lavo accuratamente il corpo tutto cosparso di sangue, preoccupandosi di conservare quest’acqua e sangue in un vaso, il cui contenuto fu poi diviso fra Giuseppe e Nicodemo. Il prezioso recipiente si tramando da Giuseppe ai suoi figli e cosi per varie generazioni fino a quando venne in possesso del patriarca di Gerusalemme. Questi nel 1257, temendo cadesse in mano degli infedeli, su consiglio dei suffraganei, lo consegno ad Entico III d’Inghilterra, perche lo tutelasse.

Altre leggende, pur collegandosi alla precedente, riferiscono che Giuseppe, con il prezioso reliquiario, peregrino accompagnato da vari cavalieri per evangelizzare la Francia (alcuni racconti dicono che sarebbe sbarcato a Marsiglia con Lazzaro e le sue sorelle Marta e Maria), la Spagna (dove sarebbe andato con s. Giacomo, che lo avrebbe creato vescovo!), il Portogallo ed infine l’Inghilterra. Quivi il vaso (il Santo Graal) ando smarrito e solo un cava]iere senza macchia e senza paura l’avrebbe ritrovato. Questa leggenda del Santo Graal fa parte del ciclo di Lancillotto e specialmente della Este ire du Graal, che non e altro che una versione in prosa del poema di Roberto di Boron.

Forse questa diffusione della leggenda in Francia si collega anche alla narrazione riguardante le ossa di Giuseppe Un racconto del sec. IX riferisce che il patriarca Fortunato di Gerusalemme per non essere catturato dai pagani, fuggi in Occidente al tempo di Carlo Magno portando con se le ossa di Giuseppe d’Arimatea; nel suo peregrinare si fermo per ultimo nel monastero di Moyenmoutier, di cui divenne abate. Le reliquie del santo furono poi trafugate dai canonici.

Il culto piu antico sembra pero stabilito in Oriente. In alcuni calendari georgiani del sec. X la festa e menzionata il 30, 31 agosto o anche la terza domenica dopo Pasqua. Per i Greci invece la commemorazione era il 31 luglio. In Occidente fu particolarmente venerato a Glastonbury in Inghilterra, ove, secondo una tradizione, avrebbe fondato il primo oratorio. Nel Martirologio Romano fu inserito al 17 marzo dal Baronio. Al compilatore degli Annali l’inserimento fu suggerito dalla venerazione che i canonici della basilica vaticana davano ad un braccio del santo, proprio il 17 marzo. Al tempo del Baronio la piu antica documentazione della reliquia era uno scritto del 1454. Tuttavia nessun martirologio occidentale prima di tale data faceva menzione di culto a s. Giuseppe d’Arimatea.

Autore: Gian Domenico Gordini

 

 



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