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12월30일 복녀 마르가리타 콜론나 동정♬태양의 찬가

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유화정 [wjyou57] 쪽지 캡슐

2006-12-30 ㅣ No.1962


 

 

축일:12월30일

복녀 마르가리타 콜론나 동정
Beata Margherita Colonna Vergine
(Palestrina, 1255 - 30 dicembre 1284)
Bl.Margaret Colonna
Born: at Rome, Italy
Died: 20 September 1284 at Rome, Italy;
relics at the convent of Santa Cecilia in Trastevere
Beatified: 1847 by Pope Pius IX (cultus confirmed)

 

  
마르가리타 콜론나(Margarita Colonna)는 이탈리아 로마(Rome)에서
오도 콜론나 왕자의 딸로 태어났으나 어릴 때에 부모를 여의었다.
주위의 결혼 권유를 완강히 뿌리친 그녀는 팔레스티나(Palestina)에 은거하면서,
대부분의 시간을 병자와 가난한 이들을 돌보며 오로지 신심생활에만 전념하였다.
  
그러나 아시시(Assisi)의 클라라회에 입회할 뜻을 가졌지만 병 때문에 성공하지 못하자,
그녀는 팔레스티나에 수도원을 세우라는 뜻으로 받아들였다.
이리하여 클라라회의 규칙을 따르는 수녀회 창립을 교황으로부터 허가받았다.
그러나 불행하게도 그녀의 건강이 악화되어 이 수도원에서 서약조차 발하지 못하였다.
7년 동안 그녀는 온갖 병으로 시달리면서도 용기와 인내심을 잃지 않았다.
그녀가 죽자 이 수녀회는 산 실베스트로로 옮겨, 설립자의 유해를 모시고 크게 발전하였다.

(가톨릭홈에서)

 

 

 

 

 

♬태양의 찬가

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beata Margherita Colonna Vergine
30 dicembre 
Palestrina, 1255 - 30 dicembre 1284
 
La Beata Margherita nacque a Palestrina nel 1255, figlia di Oddone Colonna e Mabilia Orsini che ebbero altri due figli: Giovanni e Giacomo. Apparteneva dunque a due potenti famiglie romane, protagoniste, nel corso dei secoli, con fasi alterne di pace e di odio reciproco, della storia della città eterna. Palestrina era la roccaforte di famiglia. La ricchezza dei nobili romani era legata ai pontefici e alle cariche ecclesiastiche: per i Colonna dei tempi della Beata basti citare Giovanni, Cardinale di S. Prassede nel 1212 e legato del pontefice durante la V Crociata. Fu lui che portò a Roma dall’oriente la colonna che, secondo la tradizione, servì per la flagellazione di Cristo e che, ancora oggi, è conservata nella basilica romana di cui era titolare. Gli anni in cui visse Margherita furono per la Chiesa complicati e tumultuosi: dal 1268 al 1271 la sede papale rimase vacante, per il periodo più lungo della storia. Erano venti anni che il papa non risiedeva a Roma. A conclavi lunghi seguivano pontificati brevi: il potere del pontefice era fondamentale per gli equilibri del mondo cristiano e soggetto all’antagonismo tra la Francia (Carlo d’Angiò occupava molte regioni d’Italia) e l’Imperatore tedesco del Sacro Romano Impero.
Margherita e i due fratelli rimasero presto orfani. Destinata ad un matrimonio prestigioso, importante per le alleanze nobiliari, in cuor suo, invece, voleva solo essere sposa verginale di Gesù. Il 6 marzo 1273, con due pie donne di casa, si ritirò a Castel San Pietro, sul monte che sovrasta Palestrina, presso la chiesa di S. Maria della Costa, per seguire la sua vocazione sulla scia del movimento francescano. Francesco era morto da quarantasette anni, Chiara da solo venti: il loro ideale di vita affascinava una moltitudine di persone di ogni ceto sociale. Margherita indossò il rude saio, sotto il quale mise un cilicio. Iniziò digiuni e penitenze, pregando che si realizzasse il suo desiderio: diventare clarissa. Visse lì qualche anno in ritiro. La sua vita da anacoreta era, per la potente famiglia Colonna, uno scandalo. Il conforto arrivò però dal fratello Giacomo che, sebbene giovanissimo, era già cardinale (dal 1278) per volere di Papa Nicolò III (Giovanni Gaetano Orsini), mentre Giovanni era Senatore di Roma. Giacomo, nonostante fosse stato insignito del titolo solo perché membro di una famiglia importante, come purtroppo era consuetudine a quei tempi, amava sinceramente Cristo. Condusse Margherita a Roma e insieme pregarono sulla tomba degli Apostoli Pietro e Paolo. Iniziò per Margherita una nuova vita. La sostanziosa eredità ormai non le apparteneva più, era dei poveri che mai mancano sulla strada dei santi. Il suo esempio luminoso destava interesse, soprattutto da parte di altre donne desiderose di spendere come lei la loro esistenza al servizio di Gesù. Chiese al Generale dei Frati Minori Girolamo Masci (futuro Papa Nicolò IV) il permesso di entrare nel Monastero di Assisi. Lo impedì però una malattia: diversi erano i piani del Signore. Pensò allora al Convento della Mentola (tra Palestrina e Tivoli) dove era venerata un’immagine della Vergine Santissima di cui era molto devota, luogo visitato anche da S. Francesco. Era però feudo del Conte di Poli che mal vedeva una Colonna nei suoi territori. Fece ritorno allora a casa e, con l’aiuto del fratello cardinale, fondò un monastero sulla vicina montagna, dove, poveramente, si lodava e si pregava, notte e giorno, il Signore. Margherita si occupò della formazione delle compagne, ma la sua carità andò oltre, rivolta anche agli ammalati e ai poveri dei paesi vicini. Per loro, ogni anno, per la festività di San Giovanni Battista di cui era molto devota, organizzava un pranzo. La tradizione dice che una volta Gesù e il Battista si presentarono alla sua mensa, ma poi scomparvero quando Margherita li riconobbe. Esaurito il consistente patrimonio personale, lei, nata ricchissima, allungò la mano per chiedere l’elemosina e poter così continuare le sue opere. Tra l’altro si ricorda l’assistenza prestata, in un momento di particolare necessità, ai frati minori del convento di Zagarolo.
La sua unione con Cristo divenne sempre più intensa: fu confortata visibilmente da Gesù, dalla Madonna e dal Santo Padre Francesco. Cadde più volte in estasi e per sette anni sopportò pazientemente una ferita ulcerosa sul fianco, portata come una stimmata della Passione di Gesù. Neppure trentenne la sua morte era preziosa agli occhi del Signore. Spirò, a causa dell’ulcera e di febbri violente, il 30 dicembre 1284. Immediatamente il suo sepolcro divenne meta di pellegrinaggi e i devoti, per sua intercessione, ottenevano grazie. Con l’autorizzazione di Papa Onorio IV, nel 1285, la comunità di clarisse si trasferì a Roma nel Monastero di S. Silvestro in Capite, portando con sé il venerato corpo della Beata (vi resterà fino al 1871). I suoi primi biografi furono il fratello e la prima badessa di S. Silvestro.
Il 17 settembre 1847 Papa Pio IX confermò il culto “ab immemorabili” e la memoria liturgica al 17 dicembre. Qualche anno prima Papa Gregorio XVI aveva stabilito che i Colonna e gli Orsini erano le uniche due famiglie col privilegio esclusivo di Principi assistenti al soglio pontificio.
Oggi le reliquie della Beata Margherita sono venerate nella chiesa di Castel San Pietro, poco distante da Palestrina. Qui il seme da lei gettato, oltre sette secoli fa, è ancora oggi vivo attraverso le Clarisse del Monastero di Santa Maria degli Angeli.
Il Martyrologium Romanum la ricorda il 30 dicembre.


PREGHIERA
O Dio, che hai reso ammirevole nel disprezzo dei beni terreni
la Beata Vergine Margherita, ardente d’amore per Te,
concedi a noi, per sua intercessione,
di essere continuamente uniti a Te
solo mentre portiamo la croce.
Effondi su di noi, o Signore,
lo spirito di santità che hai donato alla Beata Margherita Colonna,
perché possiamo conoscere l’amore del Cristo,
che supera ogni conoscenza,
e godere la pienezza della vita divina.
Per Cristo Nostro Signore.
Amen.
Autore: Daniele Bolognini
_______________________
Aggiunto il 22-Mar-2005
Letto da 1112 persone

 

 

MARGARET COLONNA
Also known as
Margarita Colonna; Margherita Colonna; Marguerite Colonna
Memorial
30 December
Profile
Daughter of Prince Odo Colonna of Palestrina. Her parents died when she was young, and she had to care for her two brothers, the youngest of whom grew to be James Cardinal Colonna in 1278. Having refused a marriage offer by the chief magistrate of Rome, she retired from the world, and turned the family castle near Palestrina into retreat where she passed her time in piety and penance. Noted for charity to the poor, which was more than once miraculously rewarded. Through the influence of her brother, Margaret obtained papal approval for a community of Urbanist Poor Clares at her castle, where she became superioress. Suffered her last seven years from a terribly painful ulcer, which she used as a chance to demonstrate resignation. After her death, her community move to the convent of San Silvestro in Capite, from where they were driven to the convent of Santa Cecilia in Trastevere.
Born
at Rome, Italy
Died
20 September 1284 at Rome, Italy; relics at the convent of Santa Cecilia in Trastevere
Beatified
1847 by Pope Pius IX (cultus confirmed)


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beata Margherita Colonna Vergine
30 dicembre 
Palestrina, 1255 - 30 dicembre 1284
 
La Beata Margherita nacque a Palestrina nel 1255, figlia di Oddone Colonna e Mabilia Orsini che ebbero altri due figli: Giovanni e Giacomo. Apparteneva dunque a due potenti famiglie romane, protagoniste, nel corso dei secoli, con fasi alterne di pace e di odio reciproco, della storia della città eterna. Palestrina era la roccaforte di famiglia. La ricchezza dei nobili romani era legata ai pontefici e alle cariche ecclesiastiche: per i Colonna dei tempi della Beata basti citare Giovanni, Cardinale di S. Prassede nel 1212 e legato del pontefice durante la V Crociata. Fu lui che portò a Roma dall’oriente la colonna che, secondo la tradizione, servì per la flagellazione di Cristo e che, ancora oggi, è conservata nella basilica romana di cui era titolare. Gli anni in cui visse Margherita furono per la Chiesa complicati e tumultuosi: dal 1268 al 1271 la sede papale rimase vacante, per il periodo più lungo della storia. Erano venti anni che il papa non risiedeva a Roma. A conclavi lunghi seguivano pontificati brevi: il potere del pontefice era fondamentale per gli equilibri del mondo cristiano e soggetto all’antagonismo tra la Francia (Carlo d’Angiò occupava molte regioni d’Italia) e l’Imperatore tedesco del Sacro Romano Impero.
Margherita e i due fratelli rimasero presto orfani. Destinata ad un matrimonio prestigioso, importante per le alleanze nobiliari, in cuor suo, invece, voleva solo essere sposa verginale di Gesù. Il 6 marzo 1273, con due pie donne di casa, si ritirò a Castel San Pietro, sul monte che sovrasta Palestrina, presso la chiesa di S. Maria della Costa, per seguire la sua vocazione sulla scia del movimento francescano. Francesco era morto da quarantasette anni, Chiara da solo venti: il loro ideale di vita affascinava una moltitudine di persone di ogni ceto sociale. Margherita indossò il rude saio, sotto il quale mise un cilicio. Iniziò digiuni e penitenze, pregando che si realizzasse il suo desiderio: diventare clarissa. Visse lì qualche anno in ritiro. La sua vita da anacoreta era, per la potente famiglia Colonna, uno scandalo. Il conforto arrivò però dal fratello Giacomo che, sebbene giovanissimo, era già cardinale (dal 1278) per volere di Papa Nicolò III (Giovanni Gaetano Orsini), mentre Giovanni era Senatore di Roma. Giacomo, nonostante fosse stato insignito del titolo solo perché membro di una famiglia importante, come purtroppo era consuetudine a quei tempi, amava sinceramente Cristo. Condusse Margherita a Roma e insieme pregarono sulla tomba degli Apostoli Pietro e Paolo. Iniziò per Margherita una nuova vita. La sostanziosa eredità ormai non le apparteneva più, era dei poveri che mai mancano sulla strada dei santi. Il suo esempio luminoso destava interesse, soprattutto da parte di altre donne desiderose di spendere come lei la loro esistenza al servizio di Gesù. Chiese al Generale dei Frati Minori Girolamo Masci (futuro Papa Nicolò IV) il permesso di entrare nel Monastero di Assisi. Lo impedì però una malattia: diversi erano i piani del Signore. Pensò allora al Convento della Mentola (tra Palestrina e Tivoli) dove era venerata un’immagine della Vergine Santissima di cui era molto devota, luogo visitato anche da S. Francesco. Era però feudo del Conte di Poli che mal vedeva una Colonna nei suoi territori. Fece ritorno allora a casa e, con l’aiuto del fratello cardinale, fondò un monastero sulla vicina montagna, dove, poveramente, si lodava e si pregava, notte e giorno, il Signore. Margherita si occupò della formazione delle compagne, ma la sua carità andò oltre, rivolta anche agli ammalati e ai poveri dei paesi vicini. Per loro, ogni anno, per la festività di San Giovanni Battista di cui era molto devota, organizzava un pranzo. La tradizione dice che una volta Gesù e il Battista si presentarono alla sua mensa, ma poi scomparvero quando Margherita li riconobbe. Esaurito il consistente patrimonio personale, lei, nata ricchissima, allungò la mano per chiedere l’elemosina e poter così continuare le sue opere. Tra l’altro si ricorda l’assistenza prestata, in un momento di particolare necessità, ai frati minori del convento di Zagarolo.
La sua unione con Cristo divenne sempre più intensa: fu confortata visibilmente da Gesù, dalla Madonna e dal Santo Padre Francesco. Cadde più volte in estasi e per sette anni sopportò pazientemente una ferita ulcerosa sul fianco, portata come una stimmata della Passione di Gesù. Neppure trentenne la sua morte era preziosa agli occhi del Signore. Spirò, a causa dell’ulcera e di febbri violente, il 30 dicembre 1284. Immediatamente il suo sepolcro divenne meta di pellegrinaggi e i devoti, per sua intercessione, ottenevano grazie. Con l’autorizzazione di Papa Onorio IV, nel 1285, la comunità di clarisse si trasferì a Roma nel Monastero di S. Silvestro in Capite, portando con sé il venerato corpo della Beata (vi resterà fino al 1871). I suoi primi biografi furono il fratello e la prima badessa di S. Silvestro.
Il 17 settembre 1847 Papa Pio IX confermò il culto “ab immemorabili” e la memoria liturgica al 17 dicembre. Qualche anno prima Papa Gregorio XVI aveva stabilito che i Colonna e gli Orsini erano le uniche due famiglie col privilegio esclusivo di Principi assistenti al soglio pontificio.
Oggi le reliquie della Beata Margherita sono venerate nella chiesa di Castel San Pietro, poco distante da Palestrina. Qui il seme da lei gettato, oltre sette secoli fa, è ancora oggi vivo attraverso le Clarisse del Monastero di Santa Maria degli Angeli.
Il Martyrologium Romanum la ricorda il 30 dicembre.


PREGHIERA
O Dio, che hai reso ammirevole nel disprezzo dei beni terreni
la Beata Vergine Margherita, ardente d’amore per Te,
concedi a noi, per sua intercessione,
di essere continuamente uniti a Te
solo mentre portiamo la croce.
Effondi su di noi, o Signore,
lo spirito di santità che hai donato alla Beata Margherita Colonna,
perché possiamo conoscere l’amore del Cristo,
che supera ogni conoscenza,
e godere la pienezza della vita divina.
Per Cristo Nostro Signore.
Amen.
Autore: Daniele Bolognini
_______________________
Aggiunto il 22-Mar-2005
Letto da 1112 persone

 

 

MARGARET COLONNA
Also known as
Margarita Colonna; Margherita Colonna; Marguerite Colonna
Memorial
30 December
Profile
Daughter of Prince Odo Colonna of Palestrina. Her parents died when she was young, and she had to care for her two brothers, the youngest of whom grew to be James Cardinal Colonna in 1278. Having refused a marriage offer by the chief magistrate of Rome, she retired from the world, and turned the family castle near Palestrina into retreat where she passed her time in piety and penance. Noted for charity to the poor, which was more than once miraculously rewarded. Through the influence of her brother, Margaret obtained papal approval for a community of Urbanist Poor Clares at her castle, where she became superioress. Suffered her last seven years from a terribly painful ulcer, which she used as a chance to demonstrate resignation. After her death, her community move to the convent of San Silvestro in Capite, from where they were driven to the convent of Santa Cecilia in Trastevere.
Born
at Rome, Italy
Died
20 September 1284 at Rome, Italy; relics at the convent of Santa Cecilia in Trastevere
Beatified
1847 by Pope Pius IX (cultus confirmed)


 



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