인창동성당 게시판

6월28일 성녀 빈체시아 제로사 동정

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유화정 [wjyou57] 쪽지 캡슐

2012-04-30 ㅣ No.2093



축일 6월28일
성녀 빈체시아 제로사 동정, OFS
Santa Vincenza Gerosa Vergine
Lovere, Bergamo, 29 ottobre 1784 - 20 giugno 1847
Etimologia: Vincenza = vittoriosa, dal latino
Saint Vincentia Gerosa
Also known as  Catherine Gerosa, Vincenza Gerosa
Born : 1784 at Lovere, Lombardy, Italy as Catherine Gerosa
Died : 28 June 1847 following an extended illness
Beatified : 30 May 1926
Canonized : 18 May 1950 by Pope Pius XII

   성녀 바르톨로메아 카피타니오(Bartholomea Capitanio, 7월 26일)가 ‘로베레의 애덕회’를 세울 때 성녀 빈첸시아 제로사의 정열적인 도움을 받았다. 성녀 빈첸시아는 1823-1824년 사이에 성녀 바르톨로메아와 친분을 맺고서 젊은이들에 대한 교육과 은수생활을 시작하였다. 그들은 성 빈첸시오 데 바오로의 애덕회 규칙을 따랐지만, 정부 측이 새로운 수도회 설립을 반대함으로 인해 어려움을 겪기도 했으나 큰 성공을 거두었다.
 

   
 

   성녀 빈첸시아는 하느님의 참 정신을 가진 성녀로 불리었다. 그 결과 이 위대한 설립자는 새 수도원을 끊임없이 세워나갔다. 그녀는 자신을 비천한 피조물로 간주했으며, 십자가상의 주님의 권능과 안배를 늘 기도했다. 이 때문에 그녀는 이런 말을 남겼다. “십자가의 의미를 알지 못하는 사람은 아무것도 모르는 사람이다. 십자가를 아는 사람은 더 배울 것이 없다.” 그녀는 1926년 5월 30일 복자품에 올랐고, 1950년 5월 18일 교황 비오 12세(Pius XII)에 의해 시성되었다.
(가톨릭홈에서)

[금주의 성인] 성녀 빈첸시아 제로사(St. Vincentia Gerosa, 6월 28일)
가난한 이들 위한 애덕회 설립...성녀 바르톨로메아 카피타니오 수녀와 함께
1784~1847. 이탈리아 롬바르디아 로베레 출생. 수녀. 로베레의 애덕회 설립.
 
성녀 빈첸시아 제로사 수녀는 평생 남을 위한 삶을 살았습니다. 일찍 부모를 여의고 고아가 된 그는 제대로 된 교육도 받지 못하고 가난하게 자랐습니다.
하지만 그는 자신의 처지를 불행으로 여기지 않았습니다. 십자가에 매달려 인간을 대신해 목숨을 바친 예수님에 비하면 행복한 삶이라고 생각했습니다. 그는 늘 십자고상 앞에 무릎꿇고 기도하면서 가난한 아이들을 위해 도움을 줄 수 있는 사람이 되게 해달라고 청했습니다.
그리고 자신이 태어난 고장 로베레에서 가난한 아이들을 교육시키는데 힘썼습니다. 학비를 대주고 의료 혜택을 받게하는 등 복지사업에 헌신했습니다.
 
성녀는 40살 되던 해 17살 한 소녀를 만납니다. 두 사람은 서로의 영성을 한눈에 알아보고 나이를 뛰어 넘어 영적 친구가 됩니다.
소녀 역시 가난한 아이들 교육에 뜻을 두고 있었기에 성녀와 소녀는 애덕회(The sisters of charity)를 설립해 활동을 시작합니다. 그 소녀는 성녀와 함께 시성된 성녀 바르톨로메아 카피타니오(St. Bartholomea Capitanio) 수녀입니다.
 
성 빈첸시아 제로사 수녀는 가난하고 고통받는 이웃에게 그리스도 사랑을 전한 빈첸시오 성인의 삶을 모범으로 삼았습니다. 자신의 수도명을 빈첸시아(빈체시오 여성형)로 정한 것도 이 때문입니다.
성녀는 애덕회를 빈첸시오 영성에 따라 운영합니다. 공동 설립자인 성녀 바르톨로메아 카피타니오 수녀가 병에 걸려 20살에 세상을 떠났지만 애덕회를 굳건히 지킵니다.
성녀는 고통 받는 이들에겐 십자가에 못박혀 돌아가신 예수님의 죽음을 묵상하라고 위로하곤 했습니다. 그는 "십자가의 의미를 알지 못하는 사람은 아무 것도 모르는 것과 같고 그 의미를 안다면 더 이상 배울 것이 없다"고 말했습니다. 
그는 1950년 교황 비오 12세에 의해 시성됩니다. 6월 28일은 성녀 바르톨로메아 카피타니오 수녀 축일이기도 합니다. [평화신문, 2010년 6월 27일, 박수정 기자]














Santa Vincenza Gerosa Vergine
28 giugno 
Lovere, Bergamo, 29 ottobre 1784 - 20 giugno 1847

Riservata e timida, trascorse alcuni anni della sua infanzia al banco della bottega familiare, poiché non poté studiare, per la salute cagionevole. Già in questo tempo, la sua modestia le faceva vivere una spiritualità semplice e ordinaria, fatta dell'ascolto quotidiano della Messa.
Gli anni seguenti l'invasione napoleonica d'Italia segnarono profondamente la sua vita, sia per le difficoltà economiche, sia per la morte del padre, della sorella Francesca e infine, nel 1814, della stessa madre. Malgrado ciò Vincenza, con animo coraggioso, accettò questi avvenimenti come volontà di Dio e soffrì nel silenzio del suo cuore. Con la costanza della preghiera si impegnò in parrocchia e organizzò un oratorio femminile con incontri, ritiri e scuole pratiche di lavoro domestico.
Con Bartolomea Capitanio, una compagna conosciuta nel 1824, diede vita, non senza titubanza, a una fondazione religiosa regolare per soccorrere le persone nelle condizioni più misere e soprattutto per l'educazione delle ragazze; l'istituto, con sede a Casa de Gaia, assunse la regola delle Figlie della Carità di Antida Thouret.
Morta prematuramente la Capitanio, Vincenza ebbe la tentazione di tornare alla sua vita di casa, ma spronata dal suo padre spirituale, Angelo Bosio, acconsentì a continuare l'impresa che, approvata da Gregorio XVI nel 1840, si diffuse rapidamente in tutta la Lombardia e anche nel Trentino e nel Veneto.

Etimologia: Vincenza = vittoriosa, dal latino
Emblema: Giglio

Martirologio Romano: A Lovere in Lombardia, santa Vincenza Gerosa, vergine, che fondò insieme a santa Bartolomea Capitanio l’Istituto delle Suore della Carità.

Non aveva davvero mai pensato di diventare una “fondatrice”. Il suo orizzonte era Lovere, terra bergamasca soggetta alla Repubblica di Venezia. Era l’impresa commerciale che faceva dei Gerosa una casata benestante. Battezzata col nome di Caterina, ha poi incominciato a studiare dalle Benedettine di Gandino, in Val Seriana. Ma la poca salute le ha impedito di continuare, e così è tornata a Lovere.
La sua vita è costellata di “ma”, di progetti che poi le circostanze continuamente stravolgono. Era contenta di starsene nel negozio di famiglia, ma l’azienda va in crisi sotto il ciclone napoleonico, mentre Lovere passa dal dominio veneziano a quello francese, nella Repubblica Cisalpina. Caduto Napoleone, e passato il Bergamasco sotto l’Impero degli Asburgo, Caterina si dedica all’insegnamento gratuito per le ragazze povere, ad attività di assistenza e di formazione religiosa, incoraggiata da due successivi parroci.
Questa dimensione locale dell’impegno le basta, l’appaga: anche perché si rivela assai ricca di stimoli e di sfide. Ed ecco un altro “ma”. Nel 1824 fa amicizia con una maestrina, anch’essa di Lovere: Bartolomea Capitanio, di 17 anni. L’incontro la spinge in un’avventura nuova: creare un ospedale. Loro due. E ci riescono, inaugurandolo un paio di anni dopo. L’ha reso possibile lei, con beni ereditari del casato dei Gerosa. Ma per un’attività stabile occorre personale votato e preparato all’assistenza.
E la maestrina Capitanio ha un suo progetto chiaro: fondare un apposito istituto religioso, con questi obiettivi: assistenza ai malati, istruzione gratuita alle ragazze, orfanotrofi, assistenza alla gioventù. E ne convince l’amica, sicché nell’autunno del 1837 l’istituto nasce, con loro due.
Ultimo e tremendo “ma”: Bartolomea Capitanio muore il 26 luglio 1833, a 26 anni. Caterina Gerosa è sola, è poco istruita, si sente quasi vecchia, vorrebbe lasciare tutto... Ma rimane, invece. Non rassegnata: decisa: accoglie le prime giovani e per sette anni la piccola comunità segue la regola delle suore di santa Maria Antida Thouret, finché nel 1840 arriva il riconoscimento pontificio, e prendono canonicamente vita le Suore di Maria Bambina, con le regole scritte da Bartolomea Capitanio e con la guida di Caterina Gerosa, che prende i voti assumendo il nome di suor Vincenza. Già nel 1842, sebbene siano ancora poche, le chiamano a Milano. Anzi, l’arcivescovo cardinale Gaysruk (alta aristocrazia austriaca) vorrebbe farne una sua istituzione diocesana. Ma suor Vincenza resiste anche a lui: a Lovere sono nate, e Lovere dev’essere la loro casa, con le loro regole. Quando muore, le suore sono 171. All’inizio del terzo millennio saranno circa cinquemiladuecento. Nell’Anno santo 1950, papa Pio XII ha canonizzato insieme Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa.
Il corpo si trova nel santuario delle Suore di Carità - dette di Maria Bambina - in Lovere.

Autore: Domenico Agasso

Fonte:     

Spunti bibliografici su Santa Vincenza Gerosa a cura di LibreriadelSanto.it

Siccardi Cristina, Santa Vincenza Gerosa. «... Anche tu fa' lo..., San Paolo Edizioni, 2005 - 120 pagine
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_______________________
Aggiunto il 2003-06-17

 

 

 


Saint Vincentia Gerosa
 
Also known as
 Catherine Gerosa
 Vincenza Gerosa

Memorial
28 June

Profile
Orphaned young. Spent 40 years as a homemaker and lay woman devoted to care for the poor. Around 1832 she and Saint Bartholomea Capitanio formed the Sisters of Charity of Lovere, a congregation for the welfare and support of sick poor people, and for the education of poor children; Catherine joined the congregation, taking the name Vincentia. She enjoyed tending grapevines destined for sacramental wine; as she worked, she meditated on their conversion to the Blood of Christ. Assumed leadership of the congregation in 1836 on the death of Saint Bartholomea, and led the congregation until her death.

Born
1784 at Lovere, Lombardy, Italy as Catherine Gerosa
Died
28 June 1847 following an extended illness
Beatified
30 May 1926
Canonized
18 May 1950 by Pope Pius XII


 



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