인창동성당 게시판
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4월5일 카우프베렌의 성녀 마리아 크레센시아 호세 동정 |
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2012-04-29 ㅣ No.2092
God wants the convent rich in virtue, not in temporal goods. - Saint Maria Hoss
율수3회(Third Order Reguar)의 분리 13세기 말경을 거치면서 3회원들 중에서는 은둔생활을 함으로써 수도생활의 형태를 지니는 공동체가 생기게 되었다. 이에 1295년 교황 보니파시오 8세는 북독일에서 공동생활을 하는 회개의 형제들에게 성무일도를 바치는 경당을 가질 수 있다는 허락을 해주었다. 1323년 교황 요한 22세는 <Altissimo in divinis>(공경하올 지극히 높으신 분)이라는 칙서로 이들의 공동생활을 공식적으로 인준하였다. 이로써 재속3회와 율수3회가 법적으로 분리되기에 이르렀다. 이처럼 재속3회 안에서 수도생활을 하려는 단체들이 많아져 보다 엄격한 조직과 규정의 통일성이 요구되었다. 그중 마르시아노의 안젤리나(Angelina)는 1397년 프란치스코 3회의 회칙을 지키면서도 엄격한 은둔생활을 하는 여성들만을 위한 공동체를 세우게 되었다. 이와 비슷한 5개의 여자 수도회가 생기자 안젤리나는 총장으로 일하게 되고 교황에게 인준을 신청했다. 그녀는 여성들만을 위한 율수3회의 창설자로 여겨진다. 남자들의 공동 생활도 발전해 갔다. 1401년 1월18일 보티파시오 9세는 남자 공동체에서 자신들의 총장을 선출하고 수도서원을 발할 권한을 주면서 남자수도3회를 인가하였다. 1413년에는 요한 22세 교황이 마려해준 규칙에 따라 가난,순명,정결 서원을 하였으며, 성당과 회색수도복, 숙소등이 마련되었다. 또한 서원 전에 1년의 수련기를 갖게 되고 정기적인 회합 및 자신들의 시찰자를 선출하게 되었다. 1443년에 리제(Liege)의 주교는 그동안 지역적으로 생활하던 수도공동체가 제퍼런(Zepperen) 공동체를 모원으로 가지도록 요구하였고 소집하였다. 이리하여 하나로 일치된 남자들의 공동체도 구성되었다. 1447년 니콜라오 5세 칙서<Pastoralis officii>로 이탈리아에 있는 모든 3회 은둔 공동체는 율수3회로 통합 할 것을 명하였다. 1521년 교황 레오 10세는 니콜라오 회칙(1289년)에 성대서원을 할 수 있는 10개의 장을 첨가한 회칙을<Inter coetera> 칙서로 인준해 주었다. 이로써 재속3회의 생활 양식과 다른 수도서원의 생활 양식을 사는 율수3회는 비로소 법적으로나 생활양식으로나 재속 3회와 완전한 분리가 이루어졌다. 성 프란치스코의 영적 가족들 율수3회의 성인,복자들... 유럽 출신 복자 4위 시성
Nacque il 20 ottobre 1682 a Kaufbeuren, città dell'Algovia, figlia di un modesto tessitore di lana. Sin da giovanissima, si distinse per lntelligenza e devozione, ma non poté subito entrare nel locale monastero delle Francescane perché la famiglia era troppo povera per pagare la dote richiesta. Fu dunque anche lei tessitrice, finché il sindaco protestante della città non le fornì l'aiuto economico necessario. In monastero, come umile portinaia, divenne per molti una consigliera illuminata. Il suo candore spirituale impressionò anche il principe ereditario e arcivescovo di Colonia Clemens August che, subito dopo la morte chiese al Papa la sua canonizzazione. Resta memorabile la sua azione di pace nella disputa per la successione nell'abbazia principe di Kempten, quando diede consigli alla principessa ereditaria bavarese ed imperatrice Maria Amalia per risolvere le discussioni tra suo marito, l'imperatore Carlo VII, e Maria Teresa d'Austria. Morì il 5 aprile 1744 a Kaufbeuren. È stata canonizzata da Giovanni Paolo II il 25 novembre 2001. (Avvenire) Martirologio Romano: A Kaufbeuren sul fiume Wertach nella Baviera, in Germania, santa Maria Crescenza (Anna) Höss, vergine, che, associata al Terz’Ordine di San Francesco, si sforzò di comunicare al prossimo la passione per lo Spirito Santo, di cui ella ardeva.
Il Principe ereditario e Arcivescovo di Colonia Clemens August la riteneva una guida d'anime saggia e molto comprensiva: e rimase così impressionato dal suo candore spirituale che giunse a chiederne la canonizzazione al Papa subito dopo la morte. Memorabile è rimasta la sua azione di pace nella disputa per la successione nell'abbazia principe di Kempten, durante la quale diede consigli alla principessa ereditaria bavarese ed imperatrice Maria Amalia durante le discussioni tra suo marito, l'imperatore Carlo VII, e Maria Teresa d'Austria. Numerose persone venivano a trovare Crescentia nel suo monastero e pur di avere un colloquio con lei erano disposte ad attendere anche per giorni. Erano poi parecchie migliaia le persone che scrivevano a Crescentia dalle regioni d'Europa di lingua tedesca, chiedendo consigli ed aiuto e ricevendo sempre un'adeguata risposta. Per merito suo il piccolo monastero di Kaufbeuren portò a compimento un sorprendente ed imponente apostolato epistolare. Crescentia nacque il 20 ottobre 1682 da un modesto tessitore di lana nella libera città imperiale di Kaufbeuren, che all'epoca annoverava circa 2.500 abitanti, due terzi dei quali erano protestanti. Già a scuola si distinse per la sua intelligenza e la sua devozione. Divenne tessitrice, ma la sua massima aspirazione era quella di entrare nel monastero delle Francescane di Kaufbeuren. Accadeva tuttavia che i genitori erano troppo poveri per poter pagare la dote richiesta e solo mediante l'aiuto decisivo del sindaco protestante poté finalmente entrare in religione. Qui la sua vita venne forgiata dall'amore gioioso verso Dio e dalla preoccupazione di adempiere in tutto alla volontà di Lui. Il nucleo principale della sua devozione era la partecipazione viva all'agonia di Cristo, da perseguirsi attraverso una vita di sacrificio e di dedizione verso il prossimo. Venne degnata di molte visioni delle quali parlava solo per ubbidienza di fronte ai suoi superiori ecclesiastici. Un suo merito peculiare è stato quello di dare una regola ben determinata al monastero, grazie alla sua convincente devozione e alla sua straordinaria intelligenza. Dal 1710, in qualità di portinaia previdente e caritatevole, mise in comunicazione con l'esterno la tipica vita del monastero. Dal 1717, in qualità di maestra delle novizie, formò le giovani suore per una vita degna all'interno della comunità monastica. Nel 1741 le sue consorelle la elessero Superiora all'unanimità. In questo ruolo guidò in modo eccellente il monastero, e ciò sia per quanto riguardava gli interessi religiosi che secolari, migliorandone decisamente la posizione economica al punto che, per merito suo, il monastero poté essere in grado di fornire aiuti ed elemosine generose. Immediatamente dopo la sua morte, avvenuta il 5 aprile 1744, era una domenica di Pasqua, la gente accorse numerosa alla sua tomba nella chiesa del monastero, convinta di trovarsi davanti ad una santa. Ben presto si contarono fino a 70.000 fedeli all'anno, e Kaufbeuren divenne uno dei famosi luoghi di pellegrinaggio in Europa. Il devoto concorso di folla, che si verificava presso la tomba di questa grande religiosa, sopravvisse persino alla secolarizzazione, all'inizio del XIX secolo, accrescendosi ulteriormente dopo la sua beatificazione, a cui procedette Papa Leone XIII nell'ottobre del 1900. Questa venerazione è fino ad oggi rimasta viva in modo sorprendente. Nella diocesi di Augsburg, Crescentia Höss è la santa più venerata e ciò fin dal primissimo momento. La sua valida intercessione è testimoniata da un'abbondanza quasi incalcolabile di doni votivi e rapporti di esaudimenti di preghiere. La canonizzazione del 25 novembre 2001 può ben definirsi il giusto riconoscimento della sua enorme fama di santità. Crescentia si presenta a noi come un concreto esempio della realizzazione dei principi cristiani nella vita quotidiana, mediante un'esistenza forgiata dalla fede nella sequela di Cristo e nell'assistenza del prossimo. È molto importante sottolineare il fatto che ella viene considerata una santa dell'ecumenismo, poiché venne e viene venerata dai fedeli cattolici e protestanti sia già durante la sua vita che dopo la sua morte. È inoltre un riconoscimento, nell'ambito della Chiesa cattolica, dell'importante ruolo che possono svolgere le donne. Ella si impegnò per la Chiesa e per l'aumento della fede, nel cuore di ogni fedele senza distinzione, con grande costanza e consapevolezza. Fonte:
Saint Maria Crescentia Hoss Memorial Profile Born Died Venerated Beatified Canonized Additional Information Readings MLA Citation From 1709 to 1741 with the election of superiors who were favourably disposed to her, she fulfilled the most important positions of the monastery: porter, novice Maria Höss was also a prudent and wise counsellor to all who turned to her for strength and comfort, as can be seen from her numerous letters. In her three years as superior of the community of Mayerhoff she became its second foundress. She justified her selectivity regarding vocations saying, "God wants the convent rich in virtue, not in temporal goods". The principal points of her program for the renewal of the house were: unlimited trust in divine providence, readiness in the acts of the common life, love of silence, devotion to Jesus crucified, and devotion to the Eucharist and the Blessed Mother. She died on Easter in 1744 and her mortal remains are still very much venerated in the chapel of her monastery.
Reflection: Sunday, 25 November 2001 2. Those who were just proclaimed saints: Joseph Marello, Paula Montal Fornés de San José de Calasanz, Leonie Frances de Sales Aviat and Maria Crescenzia Höss come before the crucified divine king. Each of them entrusted himself/herself to his mysterious kingship, proclaiming with their entire life: "Jesus, remember me when you enter into your kingdom" (Lk 23,42). And in an absolutely personal way, each received the reply from the immortal King: "Truly, I say to you, today you will be with me in Paradise" (Lk 23,43). 3. "It pleased God to make every fullness dwell in him Christ" (Col 1,19). St Joseph Marello participated in that fullness, as priest of the clergy of Asti and as Bishop of the Diocese of Acqui. Fullness of grace, fostered in him by an intense devotion to the Blessed Virgin Mary; fullness of the priesthood, which God conferred on him as gift and mission; fullness of holiness which he ahieved, by being conformed to Christ, the Good Shepherd. Bishop Marello was formed in the golden period of holiness in the Piedmont area, when, in the midst of numerous forms of hostility against the Church and the Catholic faith, the champions of the spirit and of charity flourished, Sts Cottolengo, Cafasso, Don Bosco, Murialdo and Allamano. Joseph was a good and intelligent young man, enthusiastic about cultural and social movements, but our saint only found in Christ the synthesis of every ideal and was consecrated to him in the priesthood. "To take care of the interests of Jesus" was his motto inlife, and for this reason he wanted to imitate St Joseph, the spouse of Mary, the custodian of the Redeemer. What strongly attracted him to St Joseph was the life of hidden service, joined with deep interior life. He knew how to transmit this style to the Oblates of St Joseph, the Congregation he founded. He liked to repeat to them, "Be extraordinary in ordinary things" and he added, "Be Carthusians inside your house and apostles outside". The Lord wanted to use his robust personality for his Church, calling him to govern the Diocese of Acqui, where, in the span of a few years, he spent himself for his flock, leaving a memory that has only grown with time. 4. "I say to you: today you will be with me in Paradise" (Lk 23,43). St Paula Montal Fornés de San José de Calasanz, foundress of the Institute of the Daughters of Mary, Sisters of the Pious Schools, was received in paradise, into the fullness of the kingdom of God, after a life of holiness. First in her native city, Arenys del Mar, she was involved in many apostolic activities and in prayer and interior devotion she was led into the mystery of God; then as foundress of a religious family, inspired by the slogan of St Joseph Calasanz "Piety and Letters", she gave herself to advancing women and the family with her ideal: "Save the family, educating the young girls in a holy fear of God"; in the end, she was to give proof of the authenticity, the firmness and the beauty of her spirit, a spirit shaped by God during the 30 years of hidden life in Olesa de Montserrat. 5. The loving plan of the Father "who has made us enter the kingdom of his beloved Son" found a splendid realization in St Frances de Sales Aviat: who lived her self offering to the end. At the heart of her dedication and of her apostolate, Sister Frances de Sales put prayer and union with God, where she found the light and the energy to overcome trials and difficulties, and to persevere to the end of her life in the life of faith, desiring to be led by the Lord: "O my God, let my happiness be found in sacrificing my will and my desires for you!". The resolution which distinguished Mother Aviat so well, "Forget oneself completely", is also for us an appeal to go against the current of egotism and easy pleasures, and open ourselves to the social and spiritual needs of our time. Dear Oblate Sisters of St Francis-de-Sales, at the school of your foundress, in profound communion with the Church and wherever God has placed you, be determined to receive the present graces and to benefit from them, for it is in God that we find the light and the help necessary in every circumstance! Trusting in the powerful intercession of the new saint, accept with joy the invitation to live, with renewed fidelity, the intuitions which she so perfectly lived. 6. Give glory to Christ the King: this wish inspired St Maria Crescenzia Höss from her childhood. It was for his service that she used her talents. God gave her a beautiful voice. Already as a young lady she could sing a solo part, not to display herself but to sing and to play for Christ the King. 7."Let us give thanks with joy to the Father who has qualified us to share in the inheritance of the saints in light" (Col 1,12). Never as at the present time do the words of St Paul find an echo in our hearts! Truly the communion of saints gives us the foretaste of the Kingdom of heaven, and, at the same time, inspires us, following their example, to build it in the world and in history. "He must reign" (I Cor 15,25), the Apostle wrote referring to Christ.
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