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9월30일 복녀 펠리샤 메다 수도자

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유화정 [wjyou57] 쪽지 캡슐

2012-04-29 ㅣ No.2088



축일: 9월30일
복녀 펠리샤 메다 수도자, Poor Clare
Beata Felicia Meda Suora
30 settembre 
Sec. XV(+1444)






Beata Felicia Meda Suora
30 settembre 
Sec. XV

Martirologio Romano: A Pesaro, beata Felicia Meda, badessa dell’Ordine delle Clarisse.

Quando la Duchessa di Pesaro, moglie di Galeazzo Malatesta, volle fondare nella sua città un nuovo con-vento di suore Clarisse, si rivolse a San Bernardino da Siena, che era allora, verso il 1439, vicario generale dei Francescani Osservanti.
Ma la richiesta che la nobildonna pesarese fece al grande predicatore senese era assai specifica, per non dire esplicita. Per !guidare la nuova fondazione ella infatti non chiedeva una clarissa qualsiasi, per esemplare e virtuosa che ella fosse. Voleva che il nuovo convento fosse affidato esclusivamente a Felicia Meda, milanese, clarissa francescana nel convento di Sant'Orsola.
La fama di questa religiosa era dunque corsa per il mondo, anche abbastanza lontano dalla città nella quale era nata, e nonostante il naturale silenzio che circonda, di solito, la vita di una suora di clausura.
Né risulta, del resto, che Felicia Meda avesse compiuto, prima o dopo di allora azioni clamorose o gesti risonanti, tali da dare fama, o almeno notorietà, al suo nome.
San Bernardino da Siena non ebbe difficoltà a convincere la suora a lasciare Milano per Pesaro, con altre sette consorelle, per lavorare alla nuova fondazione voluta dalla Duchessa Malatesta. Felicia obbedì prontamente al Superiore, anche se le costò un certo dolore allontanarsi ormai anziana dalla città dove era sempre vissuta, circondata da un affetto vivissimo.
Nata più di sessant'anni prima, nel 1378, ella era stata la maggiore di tre figli, restati presto orfani per la morte dei genitori. Prima di diventare " madre " delle altre suore, Felicia era stata perciò, con molto anticipo sui tempi della crescita naturale, giudiziosa mammina di un fratello e di una sorella minori, alla cui cura dedicò la propria giovinezza.
A dodici anni aveva già fatto voto di santità, consacrando il suo corpo a Dio. Ma soltanto dopo i vent'anni, esaurito il suo compito di vice-madre, era entrata in religione presso le Clarisse di Sant'Orsola. Prima di far ciò, lasciò tutti i suoi beni alla sorella, al fratello e ai poveri.
Il suo esempio fu così contagioso che presto anche la sorella la seguì tra le Clarisse, mentre il fratello diventava frate francescano.
Dopo venticinque anni di vita religiosa, contraddistinta da un'estrema regolarità e rigorosità, e dalla continua vittoria su spossanti tentazioni, era diventata Superiora del convento di Sant'Orsola, che divenne sotto di lei modello di virtù e di pietà.
Se ne staccò, come abbiamo visto, soltanto per recarsi a Pesaro, in obbedienza. E quando, con le sette consorelle, giunse nella città dei Malatesta, invano la Duchessa le si fece incontro con la sua carrozza. Felicia Meda rifiutò di salirvi, ed entrò a Pesaro a piedi, camminando fino al nuovo monastero in mezzo all’ammirazione devota di una grande folla.
La stessa ovazione popolare si ripeté quattro anni dopo, alla sua morte, nel 1444, quando il popolo di Pesaro l'acclamò come Santa, attribuendole numerosi miracoli.

Fonte:  
 Archivio Parrocchia 

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Aggiunto il 2001-10-26
 



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